Francesco Chetta

Antonio Anastasia rievoca nelle sue recenti opere un linguaggio “Neo Cubista” di nuova figurazione avvolto da un vibrante impatto visivo, che attraverso lunghi studi e ricerca, ha abilmente perfezionato. Il colore per Anastasia è fonte di comunicazione, ben conoscendone la  primaria importanza che svolge all’occhio dell’osservatore: La modularità cromatica dei volumi plastici, è sapientemente accostata con spiccato gusto e senso compositivo, giusta la quinta prospettica dell’opera, che crea una perfetta visione del caleidoscopico mondo che ci circonda, (rif. opera “Geometrie” ). L’artista si addentra con la sua fantasia creativa nel scorporare l’iconografica visione oggettiva della realtà formale dei suoi memori e silenti ricordi.

Anastasia scandaglia a lungo le sue emozioni, i suoi amati sentimenti di vero artista, trasportando sulla tela essenzialmente il suo recondito affetto sincero verso il suo amore per l’arte.

Richiamo l’attenzione nel segnalare il particolare proseguire della sua ricerca tecnica, iniziata verso gli anni 70 che hanno condotto il M° Anastasia a sperimentare sempre più nuove tecniche in particolare sul vetro proseguita attualmente, con richiami “ Astratto/Informale “, segno questo di una perfetta maturità contenutistica dell’evoluzione professionale di Antonio Anastasia.

Francesco Chetta – Critico ed Editore

Catalogo Naz. d’Arte Mod. e Cont. “I Segnalati” di Arte Collezionismo 2012.