Claudio Lepri

La vocazione per l’arte di Antonio Anastasia si manifesta fin da ragazzo in Puglia, la sua terra natia, frequentando assiduamente il laboratorio del padre Salvatore, artigiano pittore e decoratore. Nel 1965, dopo aver conseguito il Diploma di Maestro d’Arte a Lecce, si trasferisce a Roma e nel 1969 prende il Diploma di Laurea dell’Accademia di Belle Arti.

Affina così nel suo percorso quella vocazione, non limitandosi a fermarsi su un genere pittorico, ma eseguendo un lavoro di ricerca creativo, poliedrico e innovativo che dimostra come l’Artista abbia la capacità di mettersi sempre e costantemente in gioco misurandosi con se stesso, realizzare quell’eclettismo di tecniche e tematiche che lo pongono nel panorama artistico al di fuori di schemi convenzionali precostituiti.

Tra le opere più significative, un esempio in cui raggiunge il massimo livello in cui dà prova della sua particolarissima sensibilità compositiva è  “Giocatori di Polo” del 2010, un olio su tela di cm. 100×80, che sarà presentato il prossimo 21 gennaio 2012 alla IX Biennale d’Arte Internazionale di Roma, in cui Antonio Anastasia si esalta nella stilizzazione di espressioni figurative che denotano la forza compositiva di chi è maestro nel rendere il senso del movimento. L’opera rivela appieno lo stile dell’Artista, che seleziona in spazi geometrici tutta la composizione, espressione di piena maturità artistica e di una cifra stilistica di assoluto rilievo. Altre opere come  “Immagini di vita in Composizione” , un olio su legno del 1986 di grandi dimensioni (cm.270×120) e  “Composizione Musicale e fiori Tropicali” del 2011 di cm. 100×80, sono assemblaggi di raffigurazioni in tematiche di vario genere che ispirano la fantasia dell’Artista. Egli pone elementi della natura ed elementi di vita quotidiana in un contesto armonico e ben distribuito sulla tela, delineando con il tratto le varie campiture di opere che trasmettono concetti eletti a simbolo, dove emerge la capacità descrittiva ed il gusto della composizione ricca di immagini figurative e decorative, oltre ad una tavolozza di colori di eccezionale bellezza visiva.  “Grotte di Castellana” del 1966 è un’opera, olio su tela anche questa di notevoli misure ( cm. 150×100), di grande impatto visivo per l’abilità descrittiva di scenari di grande e gradevole suggestione scenografica. Le atmosfere di queste grotte sono di un iperrealismo che mostra le grandi doti dell’Artista. Il mondo geologico di Anastasia prende forma nella raffigurazione delle stalattiti e stalagmiti, le loro trasparenze e le gocciolature nella grotta, a destra sullo sfondo appare anche una stalagmite che sembra una perfetta descrizione di una figura di Madonna.

Antonio Anastasia manifesta il suo genio creativo anche in opere astratte come “Forme nello Spazio”, olio su tela 50×70 del 2011 espressione artistica di linee per lo più sinuose di notevole gradevolezza cromatica che ci danno un senso di equilibrio cosmico dove impera un’armonia silente verso spazi infiniti.  E sempre nell’ambito dell’astratto molto più interessanti e spettacolari sono alcune opere eseguite direttamente su vetro con una personale e ricercata tecnica mista come “ Sangue sul suolo Lunare” 50×60 del 1971 e “Ufombre” 35×50 del 2011 , tematica la prima, di grande rilievo oltre 40 anni fa quando l’uomo conquistò la Luna, ma ancora attuale per la rivalità tra le grandi potenze, ed infatti il cromatismo rosso esprime spargimento di sangue a causa degli antagonismi tra Nazioni per conquiste di eccezionale rilievo. La seconda recentissima Ufombre rivela un aspetto quasi misterioso e fantastico, un senso di equilibrio cosmico che l’Artista in queste immagini coglie con proprietà di linguaggio e si conferma essere estremamente valido nel trasmettere.

Antonio Anastasia è indubbiamente un’Artista Internazionale, versatile nel progetto e genio indiscusso nella realizzazione.            

Prof. Claudio Lepri – Critico d’Arte

In occasione di una presentazione televisiva trasmessa da RETE ORO 5 Novembre 2011 curata e condotta da Daniele Nicosia